martedì 14 ottobre 2014

2A G2 Alimentazione e Pubblicità

Il 36% dei nostri bambini e oltre il 46% degli adulti sono sovrappeso od obesi. L’Italia alimentare è sempre più alla deriva. Intanto 4 mamme e papà (parenti inclusi) su 10 con bambini in sovrappeso non ritengono che il proprio figlio o nipote abbia un problema di questo tipo e sottovalutano la quantità di cibo che consumano i loro pargoli. Ogni anno queste percentuali peggiorano dell’1% l’anno, ma tutto questo sembra preoccupare molto poco.

Quarantacinque milioni di persone in tutto il mondo entrano ogni giorno da Mc Donald’s. Dai primi anni novanta, la maggior parte degli italiani predilige il fast food come tipo di ristorazione. Per non parlare degli adolescenti, che ne hanno fatto un vero punto di ritrovo, così come accadeva a Fonzie e ai suoi amici alla tavola calda di Arnold’s nel telefilm “Happy Days”. Mentre i giovanissimi stanno mettendo a rogo i ristoranti classici, il fast food entra sempre di più nel costume.
Questo e cio che mangiamo al MC DONALDS




Esiste anche il gioco della mc donalds che spinge i consumatori a comprare il cibo pieno di grassi del MC DONALDS:

LA COCA COLA FA MALE
La Coca cola contiene zuccheri che non sappiamo metabolizzare
Quando i miei figli erano piccoli, i medici ci dicevano che con la Coca cola si poteva metter rimedio agli attacchi di acetonemia tipica dei bambini: il forte contenuto di zuccheri contenuti nella Coca cola erano in grado di neutralizzare la quantità eccessiva di corpi chetonici che si formavano nell’organismo.
Ormai la coca cola e stata globalizzata dal punto di vista del prodotto ormai la coca cola sponsorizza tutto: marketing. Ad esempio: mondiali dei sport più famosi ormai sta dappertutto.
Per esempio quando Sali su un aereo la prima cosa che ti chiedono e se vuoi una coca cola?
Ma non sanno che danno che fa.
Fate questo esperimento :
Se mette un pezzo di carne in un bicchiere di coca cola , il giorno dopo non troverete più niente. 

2A G1 La Nutrizione

martedì 7 ottobre 2014

Si parte con il PAT



Ho sempre pensato che il miglior modo di interessare i ragazzi a ciò che tento di spiegare fosse di renderlo realmente accessibile, ovvero proveniente da una fonte in grado di parlare alle loro menti in modo diretto, non mediato dal docente. E' per questa ragione che, nelle mie classi di Poggio Imperiale, ho iniziato dal giorno uno il PAT, un acronimo forse un po' troppo pomposo e autocelebrativo che sta per Progetto Autoproduzione Testi.
Il mio intento è quello di comporre, nel tempo, un testo completo di Tecnologia (lungo i tre anni) che guidi i ragazzi verso l'apprendimento di una materia che tenta, nel suo piccolo e con tutti i limiti del sottoscritto, di spiegare la tecnosfera, ovvero la tecnologia che tutto e tutti avvolge in quest'alba del XXI secolo.


Lascio ai ragazzi ogni sforzo creativo e, ovviamente, ogni merito.


Le attività del coordinatore / coordinatrice impongono l'utilizzo della tecnologia

Alcuni momenti delle attività di gruppo in classe

Il difficile momento del parto del nome del blog